Fondi Por, la Calabria vuole cambiare passo
Qui di seguito l’intervento che Giacomo Mancini, assessore al Bilancio e alla Programmazione, ha svolto in apertura dei lavori del III Comitato di Sorveglianza in svolgimento a Cosenza
Signore e Signori
Dall’ultimo comitato di sorveglianza, molto è cambiato in Calabria.
C’è un nuovo Governatore, c’è una nuova giunta, c’è una nuova maggioranza.
Giuseppe Scopelliti è stato premiato dai calabresi con un voto plebiscitario. Ha vinto nettamente in tutte e cinque le provincie. Ha prevalso con grande distacco in tutti i territori di questa nostra complessa e troppe volte divisa regione.
Il suo messaggio è stato quello del cambiamento.
I calabresi hanno creduto che sulle spalle robuste di un leader politico giovane e dinamico, forgiatosi alla dura scuola dell’amministrazione degli enti locali potesse essere caricato il peso e insieme potesse poggiare la speranza di una rottura profonda con il passato.
Per questo lo hanno scelto.
E fin da subito in perfetta coerenza con il mandato popolare che gli era stato conferito il Governatore Scopelliti ha iniziato a lavorare.
Dopo poche ore dalla sua proclamazione ha nominato la nuova giunta. Senza perder tempo nei rituali della vecchia politica politicante ha chiamato al lavoro una squadra che condivide con lui l’ambizione di costruire una nuova stagione per la Calabria.
Insieme abbiamo posto mano alla macchina amministrativa. A dirigere i dipartimenti regionali sono state chiamate professionalità calabresi di primo livello che con sapienza stanno provando a dominare questo mostruoso brontosauro che in passato ha pesantemente rallentato, se non ostacolato del tutto, ogni anelito di cambiamento.
Fin da subito la nuova squadra ha iniziato ad affrontare le tante emergenze della Calabria. La sanità per prima. Ed insieme le tante altre.
Anche nel settore della spesa e degli investimenti la volontà di cambiare è stata evidente.
Ad iniziare dalla definizione delle deleghe.
L’aver voluto affidare in capo da un unico assessore la responsabilità della guida politica dei dipartimenti che si occupano di programmare gli interventi strutturali e di reperire e incanalare le risorse per la loro realizzazione, costituisce un’innovazione positiva e importante rispetto al passato quando i dipartimenti programmazione e bilancio lavoravano guidati da due differenti assessori, senza alcun collegamento tra loro e spesso anche in conflittualità reciproca.
La definizione così ben ponderata della delega ci ha posto nelle condizioni migliori per porre le basi fin da subito per un’attenta politica di risanamento del bilancio regionale che ha come obbiettivo quello di cancellare gli sprechi ed eliminare gli sperperi, così da proiettare verso una prospettiva di spesa virtuosa la Calabria.
Dopo appena sessanta giorni, la giunta ha approvato due importanti provvedimenti che rappresentano l’avvio di una profonda riforma della spesa pubblica regionale. Entrambi sono in discussione in questi giorni in consiglio regionale e consentiranno un risparmio di 15 milioni di euro per il 2010 e di almeno 40 milioni di euro ad iniziare dal 2011.
Il nostro obbiettivo, anche grazie al percorso di risanamento che abbiamo intrapreso, è quello di far guadagnare alla Calabria una credibilità nuova nei confronti del governo nazionale e una interlocuzione migliore con le istituzioni europee.
Avendo chiaro questo traguardo abbiamo organizzato i due dipartimenti iniziando dal conferire ai luoghi un decoro nuovo. Abbiamo chiamato a guidarli due brillanti quarantenni calabresi : una formatasi alla scuola dell’alta finanza londinese, l’altro, l’avvocato Pietro Manna, affermatosi nel governo degli enti locali al quale abbiamo affidato la guida del dipartimento bilancio e patrimonio.
A dirigere il dipartimento della programmazione nazionale e comunitaria abbiamo indicato la dottoressa Anna Tavano, una calabrese che pur avendo conquistato successi e onori lontano da qui, ha deciso di tornare nella nostra regione per dare concretezza e sostanza alla nuova stagione della Calabria. Sento qui il bisogno di ringraziarla sia per aver deciso di spendersi generosamente insieme a noi e sia per l’impegno totalizzante e la determinazione incessante con la quale ha intrapreso questa sfida. E sopratutto grazie alla sua sapiente regia che abbiamo raggiunto risultati da esibire con soddisfazione.
Abbiamo posto mano all’organizzazione interna. Iniziando dal recupero delle migliori energie che abbiamo trovato. Alcune delle quali sono qui con noi anche oggi. A loro non abbiamo chiesto conto della propria appartenenza politica, ma abbiamo chiesto di unirsi a noi e di rimboccarsi le maniche insieme a noi per condividere con noi la nostra sfida e i nostri traguardi.
Abbiamo provveduto a riportare all’interno del dipartimento programmazione le responsabilità tecniche e le funzioni dell’Autorità di Gestione del POR 2000-2006 che inspiegabilmente risultavano in capo ad un differente dipartimento.
Abbiamo definito la strada per consentire alle giovani e migliori intelligenze calabresi di collaborare con noi per il miglioramento della nostra terra modificando i regolamenti di selezione per la scelta dei consulenti e revocando i procedimenti che erano stati disegnati unicamente per garantire incarichi ai soliti noti.
Abbiamo assunto l’impegno di sottoscrivere entro settembre l’APQ per Gioia Tauro. Per farlo abbiamo convocato una serie di riunioni che termineranno entro il mese di luglio con le principali parti coinvolte per risolvere problemi che ad oggi hanno causato un blocco dell’attività.
Abbiamo tirato fuori dai cassetti il progetto per il sistema di mobilità urbana per la città metropolitana di Reggio Calabria finanziando il suo studio di fattibilità per un’idea progettuale del valore di 115 milioni di euro che cambierà in meglio il volto di quella città e che offrirà ai suoi cittadini e a tutti i suoi tanti visitatori servizi efficienti e di qualità.
Ci siamo messi in corsa per far guadagnare alla Calabria il “tesoretto” di 304 milioni di euro previsto dagli “Obbiettivi di servizio” che il CIPE assegnerà alla nostra regione entro la fine del 2013 solo se la Calabria sarà in grado di offrire adeguati livelli di servizi essenziali ai suoi cittadini. Per farlo abbiamo concordato con il partenariato economico e sociale (mai coinvolto prima) un sistema di premialità che assegni maggiori risorse a quegli enti che dimostreranno di averle sapute investire garantendo congrui servizi a tutti i cittadini calabresi.
Abbiamo bruciato tutti i tempi non avvalendoci della proroga che ci era stata offerta dal Ministero della Sviluppo Economico.
La Calabria non ne ha avuto bisogno e per una volta ha tagliato tra le prime il traguardo.
Con queste credenziali insieme al governatore Scopelliti ci siamo presentati al tavolo del Ministro Fitto con il quale abbiamo iniziato a definire un percorso che consentirà alla Calabria di realizzare quelle opere di cui da decenni si è solo parlato.
Noi vogliamo cambiare. I calabresi ci chiedono con forza di cambiare.
E, però, noi siamo ed ambiamo ad affermarci anche fuori i confini della nostra regione come classe dirigente seria ed affidabile. Ecco perché in questa occasione solenne ribadisco il nostro fermo intendimento di farci carico di fronte alle istituzioni italiane e comunitarie della continuità amministrativa che noi vogliamo garantire.
Il nostro intendimento è quello di farci carico di ciò che è stato fatto. Delle luci e delle ombre. Delle positività e delle negatività. E soprattutto di onorare gli impegni presi. Di rispettare tempi, regole e procedure.
Abbiamo ereditato una programmazione che presenta aspetti farraginosi e limiti che vengono evidenziati dalla bassa percentuale degli impegni di spesa.
E’ nostra volontà cambiare passo. Spingere a fondo il piede sull’acceleratore.
Abbiamo trovato un programma che oggi rileva impegni giuridicamente vincolanti per circa 1,047 miliardi di euro. Di questi,però, solo 155 milioni fanno riferimento a nuove operazioni mentre la restante parte fa riferimento ad operazioni della vecchia programmazione (completamenti POR 2000/2006 e progetti FAS della programmazione regionale unitaria).
La nostra amministrazione si è concentrata fin dal suo insediamento, a verificare la fattibilità concreta di portare gli impegni giuridicamente vincolanti del POR e relativi a progetti nuovi ai livelli dichiarati dalla vecchia giunta. Ad oggi ci troviamo infatti con una proiezione di impegno relativa a progetti nuovi che purtroppo in molti casi fa riferimento a procedure di selezione non ancora avviate. Valgano due esempio per tutti: 219 ml dell’asse VIII per i PISU e 360 ml dell’asse VI relativi alla mobilità urbana.
Ci siamo inoltre resi conto che nonostante gli impegni giuridicamente vincolanti di circa il il 35% del programma, la capacità di avanzamento della spesa risulta ancora molto bassa intorno a circa il 7% del programma. Ecco perché per far fronte a questa pesante eredità abbiamo richiesto ai vari dipartimenti di vincere una doppia sfida nei prossimi mesi: la prima sarà quella di conseguire il target di spesa al 31.12.2010 di +73ml, la seconda più ambiziosa di aumentare la capacità di spesa del prossimo anno a + 487 ml.
Siamo consapevoli che dal sapiente utilizzo dei fondi che vengono dall’unione europea, dall’intelligente programmazione con le risorse nazionali passa lo sviluppo della Calabria. Per questo investiremo sulla collaborazione virtuosa con tutti i dipartimenti ai quali chiederemo di puntare sulla qualità della spesa. La nostra missione non é quella di fare spesa per non perdere risorse comunitarie, ma di garantire una spesa di qualità che eviti gli interventi a pioggia e risolva concretamente tutti i ritardi della regione.
Fin da subito ci siamo posti l’obbiettivo di superare i problemi sulla realizzazione del programma acuiti dal fatto che quasi tutti gli assi (fatta eccezione per asse 1 e 2) prevedono per l’attuazione l’utilizzo delle risorse FESR e FAS. Come è noto il contesto di crisi che ha investito anche le democrazie più evolute dal unto di vista economico ha spinto molti governi a rivedere le proprie strategie di investimento. Questa situazione ha avuto ripercussioni anche in Italia. In Calabria alcuni progetti non possono partire o comunque non si potrà dare piena attuazione al programma. Sull’asse 6 c’è una particolare criticità. Sulla quale abbiamo già svolto analisi approfondite e individuato soluzioni. Il nostro obiettivo è sbloccare la mobilità e far partire al più presto i progetti più importanti che avranno un impatto sul territorio (con risvolti positivi sull’occupazione, turismo, qualità della vita dei cittadini).
Questa sfida non la vogliamo vincere da soli. Anzi siamo consapevoli che è nostro dovere alimentare una collaborazione nuova con tutti i soggetti economici e sociali. Per vincere tutti quanti insieme. Ecco perché abbiamo puntato e continueremo a promuovere un nuovo rapporto con il partenariato mai esistito in passato. Assumiamo oggi l’impegno di sottoscrivere entro la prima decade di agosto un nuovo protocollo di intesa con il partenariato.
Anche promuovendo un nuovo spirito di squadra in una terra che ha sempre reso evidenti le proprie divisioni vogliamo rappresentare il cambiamento.
L’Europa fa crescere la Calabria che sa crescere. E’ questo il clame che abbiamo scelto per presentare il comitato di sorveglianza. Abbiamo voluto che si svolgesse in questa cornice (che mi auguro che troviate adeguata ed ospitale) perché proprio Cosenza ed in particolare il suo centro storico tornarono a nuovo splendore grazie al lavoro di un sindaco lungimirante e proprio grazie al buon utilizzo dei fondi comunitari.
La nostra idea è quella di presentare a tutti voi durante questo comitato i volti ed i pensieri di una nuova Calabria e nei prossimi cinque anni di offrire ai calabresi i risultati del nostro lavoro.
Con questo auspicio, auguro un buon lavoro a tutti noi.
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leggi il commento di Arcangelo Badolati