Maurizio Scaparro, un gigante
Uno tra i tanti impegni che Giacomo Mancini seppe mantenere da sindaco fu quello di riportare il Teatro Alfonso Rendano agli antichi fasti.
Quando nel 1993 fu eletto, il teatro è ancora chiuso a causa di lavori di ristrutturazione che sembravano interminabili.
Il Sindaco imprime un colpo di acceleratore, il Rendano viene restituito alla città, chiama a supporto una personalità del panorama teatrale nazionale, il regista Maurizio Scaparro, e si riparte.
Furono Scaparro insieme a Luciano Alberti in prima battuta e poi con la lunga direzione artistica di Italo Nunziata a riportare la lirica, la prosa e anche la sperimentazione a Cosenza.
Tra Giacomo e Maurizio c’era un rapporto antico iniziato quando giovanissimo socialista, quello che poi divenne un vero gigante e che insieme a Giorgio Streheler fece nascere il teatro pubblico e la moderna regia in Italia, scriveva le pagine culturali dell’Avanti!.
Oggi, con la morte di Maurizio Scaparro, è un giorno di lutto per la cultura italiana, ma anche un giorno triste per tanti cosentini che hanno goduto dei frutti del suo impressionante talento.
Addio Maestro che la terra ti sia lieve – così Giacomo Mancini in una dichiarazione.