Statua Mancini; ad aprile tra la sua gente
Ogni volta che si parla di Giacomo Mancini il discorso termina sempre in due modi. “Avrebbe dovuto campare altri cinquant’anni” è uno. “Gli dovrebbero fare una bella statua” è l’altro.- così Giacomo Mancini nel corso della conferenza stampa.
La statua proviamo a farla noi. È da un po’ che ci pensiamo. Si sono proposti alcuni ottimi artisti che ringraziamo di cuore per la disponibilità. Abbiamo scelto Domenico Sepe, maestro d’arte apprezzato per tante sue opere e conosciuto ormai ovunque per la statua di Diego Armando Maradona.
Al Maestro chiediamo di interpretare e di trasferire nella sua opera il sentimento profondo che lega, anche a venti anni dalla scomparsa, questa comunità ad uno tra i suoi figli migliori. E’ un sentimento diffuso, quasi viscerale, che coinvolge settori differenti e anche distanti, ma che sono uniti nel ricordo affettuoso e grato di una grande personalità.
Un socialista coerente che partendo da Largo delle Vergini nel centro storico, dove c’era la casa paterna, la sezione socialista e quella del sindacato, ha dato voce e degna rappresentanza a Cosenza, alla Calabria e al Paese. Da parlamentare battagliero, da ministro fattivo e da sindaco visionario ha servito la sua gente con dignità e onore.
E anche per questo ha meritato il rispetto, a volte il consenso, e comunque il plauso da un bacino ben più ampio di quello socialista. Un leader che riusciva a connettersi sempre con i bisogni del proprio popolo ad iniziare da quelli dei più deboli e che ne ha saputo interpretare paure e ambizioni.
Un politico del popolo, nel significato più autentico del termine.
Vorremmo che la statua che lo raffigurerà interpreti tutto questo. Che lo rappresenti in mezzo alla sua gente, che consenta ad ognuno di incontrarlo una volta ancora, di scorgere i suoi tratti di uomo fiero, di ricordare la sua postura elegante, di incrociare il suo sguardo profondo.
E anche per rimarcare questo legame tra Giacomo Mancini e la sua gente abbiamo pensato che la statua sarà realizzata attraverso i contributi volontari di chi lo desidera. Non chiederemo sovvenzioni pubbliche. Ma offriremo la possibilità a chiunque lo vorrà e lo potrà fare di donare il proprio sostegno.
In molti, in questi giorni hanno commentato l’iniziativa di oggi: è un progetto bello e anche doveroso. Lo penso- ha concluso Mancini- anche io.