COSENZA; GIUSTO, INIZIAMO DAGLI ULTIMI
L’invito del Vescovo di Cosenza pronunciato in Cattedrale “a mettere – cito testualmente– al centro la persona, il bene di tutti, il rispetto della legalità, la cura dei più deboli e delle periferie geografiche ed esistenziali della comunità” rappresenta un vero e proprio manifesto per tutti i cosentini che vogliono impegnarsi per sollevare Cosenza dalla crisi economica e dal degrado morale in cui è stata precipitata- così Giacomo Mancini in una nota.
Anche io ero in Cattedrale per omaggiare la nostra Patrona, e dalle ultime file (e non in favore di telecamere) in piedi accanto a tanti cittadini, ho ascoltato con grande interesse e con vivo apprezzamento l’omelia di Monsignor Francesco Nolè, che ha tracciato un percorso che rappresenta la cifra di un impegno comune per i credenti e anche per i laici.
In città, infatti, il numero di persone che vivono in condizioni di difficoltà e di disagio è drammaticamente aumentato. E purtroppo i problemi e le necessità dei disabili, degli indigenti, dei nuovi poveri, dei disoccupati, degli ammalati, degli anziani soli, sono stati completamente disattesi dalle scelte del Palazzo.
Le parrocchie, quelle in periferie, ma anche quelle delle zone centrali, oggi sono l’unico approdo per tanti nostri concittadini che hanno difficoltà a provvedere al proprio mantenimento. E alle cure delle proprie persone e a quelle dei propri cari.
Il Comune deve tornare a fare la propria parte. Deve schierarsi senza incertezze a favore degli ultimi.
Per questo occorre mettere al centro dell’azione amministrativa una lotta incessante contro il disagio e l’emarginazione. Definire una nuova collaborazione con i bravi parroci. Stringere una nuova alleanza a favore dei tanti cosentini in difficoltà.
E dove non si arriva con le risorse, che pur ci sono e che comunque vanno ricercate e aumentate anche attivando una sinergia con le istituzioni regionale e nazionale, occorre supplire con il buon esempio che va preteso dagli amministratori dai quali ci si aspettano comportamenti trasparenti e sobri.
Infatti l’allegra gestione delle risorse pubbliche per fini, nel migliore dei casi, fatui e voluttuari diventa ancora più insopportabile in un momento cosi difficile come quello che Cosenza sta vivendo.
Per questo la chiamata all’impegno pronunciata dal Vescovo della città deve essere raccolta e fatta propria da tutte le forze riformatrici e moderate che stanno lavorando insieme per aprire una nuova stagione a Cosenza che rimetta al centro dell’azione del Comune i bisogni dei cosentini.