COMUNI; COSENZA DIVENTI CITTÀ DEI DIRITTI, SI AL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI
Prima il referendum attraverso il quale i cittadini della cattolicissima Irlanda si sono espressi in maniera netta, poi la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha sancito il diritto costituzionale di tutti gli americani a contrarre matrimonio, segnano momenti storici nell’affermazione dei diritti civili che non possono essere ignorati.
L’Italia, patria del diritto, è ormai uno dei pochi paesi del mondo civilizzato che è sprovvisto di una legislazione adeguata in materia di riconoscimento delle coppie di fatto e omosessuali: in Parlamento siamo ancora alla discussione di una legge. Eppure già tante città hanno dato un segnale concreto di progresso e attenzione nei confronti di tutti i propri cittadini. Sono più di 250 in Italia, infatti, i comuni che hanno istituito il registro delle unioni civili con il quale si avvia il riconoscimento giuridico, organico e complessivo, della coppia di fatto, finalizzato a stabilirne diritti e doveri.
Cosenza, che da sempre è stata un faro, non solo nella nostra regione, nella battaglia per i diritti civili, oggi però, anche su questo tema, segna il passo.
Recentemente anche Reggio Calabria, ha istituito il registro delle unioni civili. A Cosenza invece il dibattito è sonnolento e dal comune non giunge alcun segnale.
Il registro delle unioni civili si può realizzare subito ed a costo zero.
Avrebbe non solo un alto valore simbolico, ma potrebbe essere utilizzato per estendere a tutti i cosentini alcune possibilità concrete come ad esempio l’accesso agli alloggi popolari, ai servizi sociali e cimiteriali, o ad altri contributi e vantaggi, anche fiscali, previsti a favore delle famiglie.
I cosentini non devono subire nessun tipo di discriminazione. Nemmeno quelle collegate al proprio genere o alle proprie preferenze sessuali. E chi oggi le subisce non lo merita. Perché è giusto riconoscere a tutti i propri diritti sacrosanti. Ecco perché chi rappresenta la nostra città ha il dovere di adoperarsi per rimuovere le discriminazioni che purtroppo ci sono e di attivarsi per riconoscere a tutti i cosentini gli stessi diritti.