L’incontro a Napoli con Mancini, Longo e Craxi su Il Mattino
«La destra non c’è più, il futuro del Pdl è a sinistra». È il tema delle scelte di campo il leit motiv della presentazione del volume di Paolo Russo, deputato del Pdl, dedicato alla figura di Giuseppe Saragat. L’autore, che fu segretario dei giovani socialdemocratici italiani, riunisce un parterre di riformisti di nuova generazione, Stefania Craxi e Giacomo Mancini, e la vecchia guardia del Psdi, Pietro Longo. «Per gettare le basi di quello che sarà il dopo-Berlusconi – dice Longo – il Pdl deve guardare a sinistra. Sull’altro fronte ha già vinto». D’altronde, come ricorda la Craxi, «i migliori esponenti del governo Berlusconi, vengono dalla tradizione socialista e socialdemocratica». «Nel ’94, per me che venivo della socialdemocrazia, – racconta l’autore – avevo non poche remore a entrare in Forza Italia. Ancora oggi mi chiedo se è il Pdl è la nostra casa. Ma la risposta è semplice: non so se l’inceneritore di Acerra è di destra o di sinistra, so che è la risposta pragmatica alla crisi dei rifiuti. E io mi iscrivo al partito della concretezza». Giacomo Mancini junior, pronipote del meridionalista Pietro e nipote dell’esponente di punta del Psi, è stato per due volte deputato nelle fila del centrosinistra, e è oggi candidato alle europee per il Pdl: «Se la sinistra è Franceschini che insegue il becero giustizialismo di Di Pietro, se è la mala amministrazione di Bassolino e Iervolino – dice – allora sono di destra».
enr.pr. (da Il Mattino di Napoli del 9 maggio 2009 pag. 36)
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