COSENZA; SULLA TENDOPOLI FERMARSI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI
E’ vero: ogni opinione è legittima. Soprattutto su un tema così importante come la paventata realizzazione di una tendopoli a Vaglio Lise.
Ma da chi ricopre ruoli istituzionali ci si aspetta sempre un grado di ponderazione maggiore. In mancanza, infatti, il rischio è quello di arrecare danni irreversibili a Cosenza. E questo va evitato. Da parte di tutti – così Giacomo Mancini in una dichiarazione rilasciata a Gazzetta del Sud.
Ecco perché mi permetto di consigliare una riflessione supplementare almeno su due punti.
Uno di metodo. Nel programma elettorale presentato agli elettori e nelle dichiarazioni programmatiche illustrate al consiglio comunale non c’è una sola parola riguardo alla Tendopoli a Vaglio Lise. Anzi per quell’area si prometteva la realizzazione di una porta commerciale. Se adesso si cambia idea e per Vaglio Lise si pensa ad una baraccopoli è doveroso discuterne e ricercare il consenso preventivo sia delle forze di maggioranza e sia della comunità ad iniziare dai cittadini di quel quartiere.
E qui si passa al merito. La baraccopoli sul Crati è una vergogna per la città di Cosenza; un pericolo dal punto igienico, un’emergenza dal punto di vista sociale, un allarme per la tenuta dell’ordine pubblico.
C’è solo una soluzione: sgomberarla.
E del resto ci sono una serie di ordinanze che lo impongono e che, anche con l’aiuto degli organi statali, devono essere eseguite.
Realizzare una tendopoli significa, invece, raddoppiare il problema e non certamente risolverlo.
Perché alla baraccopoli sul Crati si aggiungerebbe la tendopoli a Vaglio Lise.
E siccome in Calabria abbiamo già il triste e allarmante esempio della tendopoli di Rosarno-San Ferdinando che era nata come temporanea, ma che si è trasformata in una stabile bomba pronta ad esplodere, è il caso di non replicare l’esperienza qui da noi.
Ecco perché è necessario fermarsi in tempo prima che sia troppo tardi.