Voto in Calabria. Una disfatta, ma subito un’opportunità
Inutile girarci intorno: alle regionali è stata una disfatta. Che fa ancora più male perché subita quando invece per fortuna il centrosinistra ha vinto da Milano a Bologna a Napoli ed è competitivo quasi ovunque nel Paese.
Trenta punti percentuali di distacco sono frutto di una serie infinita di errori. Divisioni mai sanate, anzi alimentate con pervicacia, in quello che poteva essere il campo largo del centro sinistra. Scelte affidate a casting tanti improbabili quanto improvvisati che hanno mortificato la militanza sana e la capacità amministrativa. Zero idee se non questa litania stanca su un codice etico che poi si applica con gli avversari e si interpreta con gli amici. Coalizioni finte costruite su ridicole liste civetta con percentuali da prefisso telefonico.
Il disastro del 2020 a confronto è stata poca cosa.
Questa disfatta è il lascito di proconsoli che hanno fatto e disfatto senza il minimo confronto con gli iscritti e il territorio. Che hanno brandito sondaggi farlocchi come unico argomento di persuasione. E che hanno ottenuto l’assenso di una cerchia ristretta di dirigenti calabresi che così facendo hanno pensato di poter costruire una opportunità per la propria carriera.
C’è molto da riflettere, da analizzare, da cambiare e da fare per ripartire per una stagione nuova e per costruire una proposta attrattiva.
Purtuttavia le opportunità di reagire ci sono fin da subito.
Perché a volte quando i tuoi meriti non sono sufficienti, sono i demeriti degli avversari a darti una mano. A Cosenza infatti le condizioni di partenza erano anche peggiori di quelle per la regione. Centrosinistra diviso, egoismi diffusi, emarginazioni immotivate lasciavano immaginare il peggio.
Purtuttavia il messaggio della continuità con l’amministrazione uscente scelto come unica proposta dalla coalizione di centrodestra è stato bocciato da più del 60 per cento dei cosentini che con il voto di domenica hanno dimostrato di non voler continuare, ma di voler cambiare.
Ed ecco che il ballottaggio offre un’altra opportunità. Immediata e inaspettata. Al centrosinistra e a tutti i cosentini. Occorre subito superare le divisioni del primo turno. Occorre recuperare le ragioni dell’unità. Occorre lavorare insieme e uniti. Occorre intercettare il consenso di quella larga parte della città che ha votato alle regionali De Magistris. Occorre farsi interpreti della voglia di cambiamento.
Proviamoci. Sosteniamo Franz Caruso. Qualcuno lo farà con più convinzione. Qualcuno con meno. Ma va fatto. Si può vincere.