COSENZA; SI INTERVENGA PRIMA CHE TUTTO CROLLI
L’altro giorno ho incrociato dei signori anziani che vivono anche loro nel centro storico. Un rapido scambio di convenevoli e poi sono venuti subito al punto che stava loro particolarmente a cuore.
Ha iniziato lei e poi subito ha rafforzato il concetto lui. Il senso : “Fate sentire anche la vostra voce, perché quelli del Comune vengano ad aggiustare quella strada, non ne possiamo più”.
La strada è via dell’Accademia. Quella che costeggia il complesso delle Vergini. Da mesi si è aperta una buca. All’inizio è stata transennata. Ma nessuno è intervenuto. Adesso hanno tolto pure le transenne. La buca è al centro di un avvallamento. A cedere è stato tutto il manto stradale. Di conseguenza occorre mettere mano ai sotto servizi e solo dopo si potrà rimettere a posto la pavimentazione. E poi siccome quando conzi da una parte c’e sempre il rischio che sconzi dall’altra, soprattutto nel centro storico, servirebbe un intervento complessivo che comprenda piazza de’ Follari e la calata della corda dove ormai ci sono più buche (anzi crateri) che ciottoli della pavimentazione.
Abito anche io li e per pudore di evitare di sollevare una problematica la cui risoluzione avrebbe in qualche modo beneficiato anche me, ho evitato di parlarne prima. Purtuttavia a ben vedere, questa situazione è uno dei tanti emblemi (l’elenco è lunghissimo) dell’abbandono di ogni interesse per il centro storico.Quando crollano i palazzi, dal comune si giustificano: non possiamo intervenire su edifici privati. E non è proprio cosi.
E, però, le strade e le piazze sono comunali e prima che crolli tutto occorrerebbe fare qualcosa. Anzi fare il proprio dovere.