Regionali: Naccari afflitto da sindrome di congedo
C’era una vecchia sindrome, abbastanza nota ai tempi in cui il servizio militare era obbligatorio: la sindrome da congedo, che provocava nervosismo e malessere a quanti stavano per terminare il periodo di fermo obbligatorio. Naccari Carlizzi ne ha mutuato in pieno la sintomatologia, evidenziando di non avere alcun argomento dinanzi alle puntuali osservazioni da noi formulate e una crescente, continua ansietà dinanzi
al futuro prossimo che non lo vedrà piu’ impegnato come assessore regionale.
Lo afferma Giacomo Mancini del Pdl.
Dipingere i nostri dirigenti come squadristi solo perchè gli hanno ricordato la grave dimenticanza operata su Reggio Calabria, che è la sua città-continua Mancini- suscita ironia, sconcerto, sorrisi e preoccupazioni.
Come calabresi-continua Mancini– abbiamo bene in mente i guai che questo esecutivo regionale ha inferto, di volta in volta, a Cosenza ( oggi alle prese con il fallimento del Consorzio Valle Crati , per opera dell’insipienza degli amministratori comunali e regionali), a Catanzaro, a Crotone, a Vibo, a Reggio: da questo punto di vista diciamo che la Giunta è stata “ossimoricamente democratica”, non risparmiando a nessun territorio danni e problemi. L’on Naccari ha il dovere di difendere i diritti dei calabresi, della sua città, di tutto il territorio: non lo ha fatto e oggi se ne duole, soprattutto perchè le sue strategie fallimentari sono state ben sottolineate e contestate . Siamo preoccupati, però- conclude Mancini – per la sorte politica del “soldato Naccari”: qualcuno gli offra una camomilla prima che la sindrome da congedo esploda con tutto ciò che ne consegue.
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