Morto Giugni; anche a Lui si deve lo statuto dei lavoratori
La scomparsa di Gino Giugni priva il Paese di uno studioso rigoroso, di un intellettuale acuto e di un dirigente politico illuminato- così Giacomo Mancini del PDL. Fu un socialista consapevole della necessità che le riforme andassero realizzate e non solamente annunciate. Si deve al suo impegno insieme a quello indimenticabile di Giacomo Brodoloni – ha ricordato Mancini- la redazione dello Statuto dei Lavoratori che qualificò la presenza socialista al governo del Paese all’inizio degli anni settanta. I suoi insegnamenti – ha concluso Mancini- rappresentano ancora oggi una stella polare per l’azione di ogni riformista
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